Wednesday, October 31, 2007

Un po' giù... Svuotare la mente. Allontanare pensieri. Assorbire l'esteriore. In stand-by l'interiore. Anche un pranzetto sfizioso aiuta.

Tuesday, October 30, 2007

Non so. Mi sembra di non avere mai molto di interessante da scrivere. Ho il contrario della sindrome ombelicale (infatti porto magliette lunghe e non ho piercing).

Abbiamo presentato un libro sul più famoso regista italiano deppaura: ne ho fatto io la prima revisione (una volta tanto...), la serata è stata un gran successo, ma purtroppo non ero presente (c'erano editore e ufficio stampa).

Alla conferenza del CICAP ad argomento complotti sul 9/11 c'era un complottista... Al suo turno di porre domande ha esordito con tono incazzato dicendo che nel crollo delle torri doveva per forza esserci l'elemento "paranormale" (la faccia del diavolo nel fumo?). Alle risposte pacate di Attivissimo e co si è scocciato e se n'è andato. Costruttivo.

Tempo uggioso - vorrei essere in corriera a leggermi la fine de L'isola della paura (Dennis Lehane)...

Wednesday, October 24, 2007

Scusa...

per quando divento spigolosa e pesante. Colpa mia che non so far tacere i dialoghi nella mia testa, che faccio pressioni su me stessa e mi arrendo alla frustrazione e al grigio.

Monday, October 22, 2007

It was about time!

It's now on line and cute as hell. By the way, I want this...



Un correttore di bozze, per paura di non essere chiaro, insiste a scriver per esteso, ogni volta, "stringere", "virgola", "punto"... aaagh!
E da una rivista (credo) mi hanno chiesto il cv.

Sunday, October 21, 2007

Perception

I've always been overcritical about myself, due to people's expectations and reactions. It's always been more natural for me [and isn't it for anybody?] to listen to negative comments, even the gratuitious ones, even the ones coming from my very self. So it's always very sweet to be perceived as fun and witty when I think I'm being silly, to be told I'm adored even when I make mistakes, that I'm prettier when I'm without my make-up on...
Of course physical appearance is often an issue. Being tiny and slim, though I've never had the shortness complex, I once was the ugly duckling, sickly thin and inadequate – that's why I fail to see why thinness is so overrated now. I couldn't ever take for granted that I was pretty, and even now that I know my qualities from my defects, I sometimes have to remind myself I'm fine. But it's easier now, and I even have some nice surprises, from my own view and from my neighbour's. And it's sweet to be seen gracious and even sexy without making effort to be overtly so, classy when dressing casual and just a tad feminine, stylish without caring about trends... I like to think I have some inner quality that shows outside, oh yes.

Friday, October 19, 2007

Alla faccia delle fashioniste... cosa c'è di più desiderabile di un koala Trudi?!

Thursday, October 18, 2007

Il cine-cazzone

Omioddio! Ho riletto un inizio di racconto satirico-wannabe che scrissi tempo fa, su un vacuo studente di cinema che va a un festival/convegno. Ho persino riso in certi punti. La cosa inquietante è che di inventato c'era poco.

Ce l’ho fatta. Sono stato grande. La mia scalata al successo parte da qui. Il VII Convegno sul Cinesguardo sull’Oggetto a Bagno di Catarsio, AR.
Non è stato facile - il professore con cui ho fatto l’esame richiedeva di sapere tutta la filmografia di Welles, non solo, bisognava anche commentare per filo e per segno i film. Una ragazza che seguiva il mio esame, quando ha sentito che il prof mi chiedeva che tipo di ripresa era usata all’inizio di un film (era un pianosequenza), ha cacciato un urletto. Il prof si è girato verso di lei, e anch’io - logico, mi guardava come se fossi un dio. Era anche piuttosto carina, me ne ricorderò. Peccato che non ci sia al Convegno.
Bè, non è tutto. Per aggiudicarmi l’accreditation (c’è scritto così sul cartellino) sono pure andato ad una rassegna di Welles al cinema e mi sono visto tre dei suoi film (che fondo, comunque - dopo all’esame li sapevo molto meglio).

Ma eccomi qua alla sera, all’alloggio affittato insieme ad altri tre compagni di corso. I maledetti mi hanno appioppato la spesa da fare perchè sono arrivato per ultimo. Mi danno una lista su cui hanno dimenticato il pane ma ci sono la Nutella e l’aceto balsamico. Lo faccio notare a Fabio, quello alto con la camicia smanicata viola (c’è un logo: Diesel?), che mi guarda storto da sopra gli occhiali da sole e mi dice che non capisco niente di cucina, che l’aceto balsamico va tantissimo. Vado e prendo quel che c’è scritto, tanto a me il pane mi gonfia.
Mangiamo roba fredda sulla terrazza, che dà sulle colline. Bel posto, cavolo. Fabio inizia a progettare feste: l’alloggio è grande e possiamo invitare cinque o sei ragazze, così si può scegliere. Davide però dice che forse tra due sere arriva la sua ragazza dall’Erasmus. Alan invece dice che non ci sono problemi. Anche la sua ragazza forse passa a trovarlo, ma gli ha promesso di portargli dell’erba.

Primo giorno! Ci sono alle proiezioni alle dieci del mattino. Ma la cosa non mi spaventa, anzi, la mente è più lucida quando ci si alza presto, e soprattutto per chi fa un lavoro intellettuale come me è il momento migliore. Arrivo nella saletta che mi son perso l’introduzione di un critico dall’aria schizzata che ho già visto in università, così non so cosa sto per vedere. Chiedo alla ragazza che appoggia i sandali infradito blu sulla sedia vicino alla mia di cosa si tratta e mi dice un nome (non me li ricordo mai i nomi). Comunque è un corto assurdo di cose che si mangiano a vicenda. Che cavolo, non è che ci posso ricavare delle riflessioni sensate sul cinema da ‘sta roba. Invece il tipo, il critico, come al solito, fa un commento lunghissimo. A quanto pare tutto il cinema sarebbe un rimangiarsi a vicenda! Un bel punto di vista. Non ci avevo mai pensato. La ragazza degli infradito applaude facendo un gran rumore e quando il critico finisce si precipita a parlargli, ma ci sono un sacco di altri che fanno la stessa cosa, specialmente ragazze. Anch’io ci provo e mi accodo. Dopo circa venti persone il tipo parla con me, ma è ormai scocciatello, lo capisco, eh. Gli chiedo se sa dov’è che posso chiedere per scrivere sulle riviste. Mi fissa.
“Scriva delle recensioni di film e le mandi alle riviste”.
“Sì, ma quali?”
“Lei quali legge?”
“Mah, io... Non è che ha posto sulla sua? Sa, mi ha mandato qua il prof. K...”
AH!, fa lui sollevando il mento, e se ne va scuotendo la testa.

Meet Ms Lessing

Sigh! Questi sì che sono momenti... (Io da anni tifo per Joyce Carol Oates, ma questo Nobel è stata una bellissima sorpresa.)

Wednesday, October 17, 2007

Grazie!

Eh eh eh

Tuesday, October 16, 2007

Just because

I think it'd be nice if this blog was bilingual... just a post in English from time to time. Just because I've been studying this wonderful language for years but now I rarely have the chance to use it – yes, I read books and magazines and I watch films, but they don't usually reply when I talk to them. And I was good at the "composition" tests ("tema"), I got the highest mark both times. Then I taught the language to 12 yrs old (and 18 yrs old also but I couldn't spot the difference) but I don't think anybody really listened in class. Now I'm not a translator – and proofreaders have to be mothertongue. Bollocks.

Friday, October 12, 2007

Redattrice wannabe

Se prima avevo la voglia, ora inizio ad avere anche i motivi per abbandonare la noiosissima impaginazione e mettermi in proprio e fare finalmente quello che mi piace davvero, ovvero correzione bozze ed editing (lavori di cui ho già avuto esperienza in passato, dopo le odiate supplenze). Oggi mi ha chiamato una gentile signora... della Sperling & Kupfer -!- per propormi delle collaborazioni esterne. Ho dovuto rifiutare, o lei ha dovuto dirmi di no insomma, perché le loro tempistiche, come per tutte le case editrici, sono strettissime e ci vuole qualcuno con il tempo e l'attenzione rivolti solo al lavoro dato. Mi sto rodendo, ma allo stesso tempo sono contenta, perché non è la prima che mi chiama per delle collaborazioni che, ahimè, non ho il tempo di fare.
E quindi, sì, ho deciso: non subito (anche perché ora c'è S. a casa che sta ingranando con i suoi progetti) ma l'anno prossimo ci penso seriamente, mi licenzio, faccio un salto nel vuoto rinunciando a un tempo indeterminato, ma che cavolo, la vita è una Very Happy ...Considerato poi che ho soldi da parte, qui ne prendo pochi e ne spendo un bel po' mezzi di trasporto e pasti fuori.
Classico caso di "porta" e "portone"? Smile

Un blog senza pretese

Qualcuno sa già chi sono. Questo blog è un esperimento: ho provato molte volte a tenere un blog, che fosse privato o pubblico. Quello privato crea difficoltà alle persone che vorrebbero leggerlo, quello pubblico inibisce me. In entrambi i casi ho sempre lasciato perdere, ma mi manca la possibilità di dialogo con altri blogger che leggo frequentemente e che vorrei potessero leggere qualcosa di mio.
Nessuna pretesa di commentario di alto livello, né ambizioni di fama, solo un bloc notes aperto agli amici. Smile